Ringrazio Roberta Taschera, per avermi concesso questa piccola intervista per capire come ha vissuto e sta vivendo tutt’ora il lock down covid-19.
In questo periodo davvero difficile per il comparto travel si parla sempre più spesso di blocco del turismo, dei viaggiatori, degli albergatori e dei ristoratori, ma non delle Guide. Questa categoria di lavoratori è stata davvero colpita e lo è anche ora, in un momento in cui si cerca di risalire, per loro creare gruppi di persone per le visite guidate è davvero complesso.
Ciao Roberta innanzitutto parlaci un po’ di te? Chi sei e cosa fai nella vita?
R.T. : Salve a tutti, sono una moglie e una mamma di 2 bimbi, la prima di 7 anni e il secondo di 4; da circa 10 anni faccio la guida ambientale escursionistica e sono iscritta all’AIGAE. Ho iniziato con i campi scuola e i progetti scolastici, per continuare poi con i campi estivi wwf, gli asili nidi e infine viaggi ed escursioni per gli adulti. Sono friulana ma vivo ormai nel Lazio da quasi 15 anni.
Per una guida ambientale non deve essere stato facile questo periodo di blocco forzato, come hai cercato di rimanere in contatto con il tuo lavoro e soprattutto con la natura?
R.T. : Non è stato un bel periodo dal punto di vista lavorativo! Dovevo partire per Madeira con un gruppo, fare un sopralluogo in Svezia, a giugno accompagnare un gruppo di stranieri..ma è saltato tutto! La tecnologia mi è venuta in aiuto e ho cercato di mantenere i contatti con i diversi gruppi che ho accompagnato negli ultimi anni. Per fortuna vivo in campagna e il giardino mi ha aiutato parecchio a rimanere in contatto con la natura e a condividerla con la mia famiglia.
So che nel tuo lavoro hai un approccio chiamato ‘Educare alla terra’ puoi spiegarci in cosa consiste?
R.T. : Proviamo! Diciamo che mi sono resa conto, da prima con i bambini, ma poi anche con gli adulti, che raccontare la natura attraverso concetti nozionistici lascia un po’ il tempo che trova. Le persone spesso si annoiano e dimenticano velocemente ciò che gli dici. Se invece gli fai sperimentare attraverso i loro sensi, vivere in prima persona, ciò che li circonda, imparano ad apprezzare ad amare un po’ di più ciò che scoprono e sentono.
Come stai affrontando la ripartenza e quali sono le tue idee per poter ricominciare a lavorare nel tuo settore? Come pensi cambieranno i tuoi tour naturalistici?
R.T. : Beh, sto vedendo bene come ripartire, perché nelle mie attività punto sempre ad un clima di serenità e condivisione, quindi non vorrei dover sentire un clima “pesante” per la paura o l’ansia. Sto ripartendo con calma, puntando alle famiglie con i bimbi, secondo me una delle categorie più colpite, assieme alle persone sole e anziane, da questa quarantena. Io ho la fortuna di avere il giardino e due bimbi che si sono fatti compagnia, ma so che è stato un grande privilegio, non concesso a tutti purtroppo!
Vorrei proporre loro le mie escursioni ed attività in terra ciociara, a un’ora da Roma, magari iniziando con gruppi di famiglie di amici, che possano condividere con più tranquillità il cammino. Per poi proseguire con escursioni per adulti e forse qualche proposta di viaggio. Abbiamo delle prescrizioni da seguire, tra cui in primis la distanza. Sicuramente saranno un po’ diversi, ma sono sicura troveremo presto anche in questo, una nuova dimensione!
Ringrazio tantissimo Roberta per averci fatto conoscere il suo mondo e il suo lavoro, se volete informazioni sui suoi percorsi naturalistici sopratutto per i vostri bambini potete contattarla tramite il suo profilo fcb…..qui
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